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All’asilo nido una mamma qualche giorno fa mi ha chiesto se avevo mai allattato. Io sorrido e “si ho allattato Leonardo sino a 15 mesi e Asia sino a 18”. Lei stava allattando il suo bimbo di quasi 13 mesi. Era distrutta. “e sei riuscita a toglierlo in fretta? Io non ce la faccio più: quando lo vengo a prendere mi spoglia e vuole per forza attaccarsi e io sono in difficoltà perché devo andare a prendere gli altri fratelli a scuola. Per non parlare di quando arriviamo a casa che non riesco a cucinare. E poi la notte. Sta attaccato sempre!” Come la capivo mentre parlava, un film che avevo già visto, soprattutto con Asia: sino a 18 mesi era perennemente attaccata al seno. Poi io la portavo pure in fasce e lei voleva stare solo con la sua faccia rivolta verso il mio seno, così faceva self-service, quando voleva tirava giù e ciucciava. Ma a me tutto sommato è sempre andato bene anche se mi lamentavo e se era comunque pesante ma forse prima non ero pronta a staccarmi io da lei e a farla crescere.

Io sono una sostenitrice dell’allattamento al seno ma anche del benessere della mamma. Quindi quando una mamma non ce la fa più ad allattare è giusto che smetta, anche se il bimbo ha solo 2 ore.

Io ho scelto di togliere il seno perché loro stavano attaccati tutta la notte quindi per me avevano fame e il mio latte scarseggiava o comunque non era più nutriente. E io non riposavo più ed ero psicologicamente distrutta.

Asia nelle settimane precedenti arrivava a non cenare più e durante la notte prendeva 750 ml di latte nel biberon e il mio seno.

Ricordo ancora che avevo sul comodino 3 termos contenenti 3 biberon. Così la notte potevo cercare di dormire o almeno non mi alzavo.

Quindi un giorno ho  preso questa decisione: “da stasera basta tetta!”

Due figli, due esperienze.

Leonardo è sempre stato più grande della sua età, ha iniziato a parlare presto e capiva tutto. Quindi quella sera mi sono messa dei cerotti sul capezzolo e ho fasciato le tette, gli ho spiegato che mi ero fatta male. Lui capì e si mise con la guancia sotto il mio collo, posizione fastidiosa, e la mano sulle tette. Qualcosa bisognava permetterglielo per lui era un momento delicato. Ovviamente durante la notte si svegliò e io gli infilai in bocca il biberon di latte che avevo conservato nel termos. Dopo qualche giorno avevamo stabilito una nuova routine: 250 ml di latte con 3 biscotti prima di andare a dormire ovvero ore 9, primo risveglio alle 12 circa e gli davo dell’acqua, secondo risveglio alle 4 e beveva il suo latte circa 200ml. In un mese ha smesso di bere il latte prima di dormire e dopo tre mesi non voleva più neanche il latte della notte.

Con Asia è stata tutta un’altra storia. Più difficile? più facile? non so! diciamo solo un’altra. Lei il grande giorno aveva 18 mesi. Ricordo che ero esausta. Poi con due le cose si complicano. Asia ha sempre avuto un carattere più forte, più dittatoriale, in fondo è una donna. Era già qualche settimana che passava tutta la notte a bere latte dal biberon e  dal seno. Ormai da me ne usciva poco ed era molto bianco, quasi trasparente. Per cui non la saziava. In più la ragazza aveva preso l’abitudine di non cenare più. Quindi quella sera le dissi che non le avrei dato più la “nenné” (chiamavamo così le tette) e che il latte era finito. Lei sembrava convinta. Ma per farla addormentare dovevamo passeggiare per la casa. In braccio.  Le prime sere con lei furono pesanti perché il latte lo voleva bere solo in sala e si riaddormentava sul passeggino.  Ma anche qui stabilimmo presto una quotidianità notturna: una buona cena, 200 ml di latte prima di dormire, durante la notte altri 250 ml e poi tantissima acqua. In poche settimane rimase solo il biberon prima di dormire e ancora oggi che ha 2 anni e 4 mesi, non rinuncia ai suoi 125 ml di latte prima di incontrare Morfeo. Anche se si addormenta in giro perché si esce, appena rincasiamo chiede il suo latte. Non so se sia necessità o abitudine, ma non fa male e ancora per un po’ glielo farò bere.

Oggi tutti e due hanno ancora un rapporto speciale con le mie “nennè”: se sono tristi danno una toccatina, Asia di tanto in tanto si accerta che ci siano e prova a succhiare per accertarsi che non ci sia davvero nulla. Poi mi guarda e mi dice “Finito!” “E già è finito, qui non ci sono più bambini piccoli! Il latte è andato da un’altra mamma!” E ritorna a giocare.

Queste sono le mie esperienze. Non posso dirti quale sia il metodo migliore e non ho neppure la ricetta magica.

So di mamme che dormivano in altri letti, lontani dai bimbi durante questi momenti e di papà che si alzavano la notte per cullarli. Io non ho avuto questi bambini. Ti posso però dire che prima di togliere il seno di notte, lo devi togliere di giorno o limitarlo il più possibile. E’ un momento delicato sia per te che per il tuo cucciolo. Non sentirti in colpa quando prenderai questa scelta. Se non ce la fai più è meglio smettere, passerete del tempo insieme in altro modo. Avrete altri momenti magici.

Spero di esserti stata d’aiuto. Racconta la tua esperienza, così anche tu potrai aiutare altre mamme.

Buona giornata.

 

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