In un tempo lontano, molto prima di ieri, nel regno dei Coniglietti Sperduti,
nacque un principe con le orecchie lunghe e nere:
il resto della pelliccia era bianco come il latte,
e così fu chiamato Biancolatte.
Aveva per patrigno una lepre di prateria, esperto di nera magia,
che aveva una fontana magica, nella cui acqua poteva rispecchiarsi.
Alla Fontana ogni sera domandava “Acqua pura, Acqua Mia,
Chi è il più bello e valoroso della Via?”.
E un giorno lei rispose: “ Biancolatte è il suo nome!”.
Quello chiamò una guardia e ordinò con estrema rabbia
“Uccidi Biancolatte, e portami il codino”.
La guardia per fortuna non ubbidì e disse a Biancolatte:
“Fuggi, fuggi via da qui!Porterò io al Re qualcosa di te! Ma tu non farti trovare,
al castello non devi ritornare, o ti farà del male!”.
Biancolatte, piangendo e senza neppure una carota,
fuggì oltre bosco, ritrovandosi nel giardino di una bambina.
C’era una casettina e un prato verde con tanti fiori di lilla,
un’altalena e una scritta rossa contornata da tanti cuoricini:
“Benvenuto a casa”.
Arrivò la notte e Biancolatte si rintanò sotto un cespuglio.
Al mattino seguente la bimba corse, come sempre, in cortile a salutare
gli amici uccellini, i fiorellini e i giochi del giardino,
quando da lontano scorse un batuffolo bianco.
Quatta, quatta si avvicinò ed ecco chi trovò: era Biancolatte.
La bambina, con tono rassicurante, gli disse:
“Vieni qui coniglietto, solo per un istante,
ti porto al calduccio nel mio letto!”.
Anche se tremava di paura Biancolatte,
gli saltò sulla mano e iniziò a far parte della famiglia.
I due in poco tempo divennero migliori amici.
Un giorno Amanda, così si chiamava la bambina,
decise che era venuto il momento di trovare a Biancolatte una fidanzatina:
lo portò al negozio di animali per conoscere qualche coniglietta.
Lui aveva il cuore che gli scoppiava dalla felicità e
quando vide una coniglietta testa di leone,
con il pelo lungo e un po’ arricciato,
e le orecchie che le coprivano dei grandissimi occhi neri, sentì le farfalle nello stomaco.
Il suo nome era Perla.
Biancolatte fece capire subito ad Amanda per chi batteva il suo cuore.
Aveva appena conosciuto il suo primo amore.
La bimba, dunque, approvò la scelta di Biancolatte.
Purtroppo però non poteva portarla subito a casa,
perché Perla doveva ancora essere vaccinata.
Sarebbero così tornati il giorno seguente.
Nel frattempo Amanda avrebbe preparato la nuova casa per i due coniglietti.
Tutto trascorreva nei migliori dei modi, quando il patrigno si specchiò
nell’acqua della sua fontana e scoprì che Biancolatte viveva
con un’umana!
“La guarda mi ha ingannato!”
urlò tutto infuriato.
“Gli porterò io stesso una carota avvelenata!”.
E così proprio durante la mattinata, mentre Amanda era a prendere Perla,
arrivò in giardino un strano coniglietto, nero… ma era il Re!
Da lui accettò una carota che sembrava buonissima,
ma gli bastò un solo morso per togliergli la vita!
Arrivò Amanda e il coniglietto nero fuggì, e sotto una macchina morì!
Il valoroso Biancolatte, tra sospiri e pianti,
fu messo in una bara di fiori freschi e profumati.
La coniglietta Perla lo vide: “Com’è bello con le orecchie così nere, e il resto tutto bianco!”
Era proprio innamorata e così lo baciò.
L’amore supera ogni cosa,
e distrugge anche i più malvagi degli incantesimi.
Biancolatte aprì gli occhi… il maleficio era cancellato!
E vissero tutti contenti!
– S.C.-